giovedì 31 dicembre 2009

GIOIOSO 2010



Mai come quest'anno ho incontrato
tante persone positive e belle dentro, veri amici.

Allora, a voi tutti, amici miei carissimi, sperando che l'anno nuovo sia come quello che se ne va, giunga di cuore l'augurio di un 2010 ricco di tante cose piccole, ma buone, di gioia, serenità e che abbia anche un pizzico di...follia...insomma un anno esplosivamente incantato. Con tanto, tanto affetto Bruna

mercoledì 30 dicembre 2009

NEBBIE

Dopo tanta
nebbia
a una
a una
si svelano
le stelle.

Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore
del cielo.
(Ungaretti)

sabato 26 dicembre 2009

POMERIGGIO DI NATALE

La giornata di Natale volge al termine. Al tepore del caminetto, mentre lo sguardo tende verso il tramonto, sfiora i pensieri una leggera venatura di malinconia.

martedì 22 dicembre 2009

SOLSTIZIO D'INVERNO....SIAMO ENTRATI NELLA FREDDA STAGIONE.






Anche l'inverno puo' essere piacevole se è accompagnato dalle note e dalle immagini di due Grandi

sabato 19 dicembre 2009

EMOZIONI....BIANCHE

(se cliccate sulla foto....)
Ho aperto le finestre e...un'emozione indescrivibile....Io che amo pazzamente la neve, da vent'anni aspettavo arrivasse anche qua tutto questo biancore.... Regalo a voi tutti questa emozione che sa di Natale, di dolcezza...di coccole.
Un abbraccio forte, forte. Bruna

domenica 13 dicembre 2009

NATALE E LA PECORELLA SMARRITA

Cleofe era una pecorella bianca con una pelliccia folta ed un bel ciuffetto riccioluto sulla testa

Viveva in campagna con le sue sorelle e tutti i giorni il pastorello le conduceva al pascolo, dove l'erba era fresca, profumata e fragrante
Cleofe non andava molto d'accordo col Cane Argo, che era sempre alle sue calcagna e l'assillava con morsi agli stinchi, se solo osava allontanarsi per poco dal gregge.

Fu proprio Argo che, rincorrendola lungo un sentiero, la fece cadere in una scarpata. La poveretta si ruppe due zampette e, nonostante belasse disperatamente, non la trovarono.


Passarono alcuni giorni e lei magicamente si trasformò in una minuscola pecorella di coccio. I suoi occhi divebbero, tristi, tristi. Il tempo passava, e le stagioni si rincorrevano e lei, da bianca che era, a causa della pioggia, del vento e del sole bruciante dell'estate, divenne chiazzata.


Un giorno passò lungo un sentiero una bambina con la sua nonna. Mentre raccoglievano fiorellini, alla bimba parve vedere fra l'erba, vicino ad un rigagnolo, una pecorella di coccio. Piano, piano scese, la prese e quando si accorse che le mancavano due zampette fece per gettarla via, ma la nonna la fermò.


"Non buttarla, ha gli occhietti così tristi"

"A cosa puo' servire una pecorella con due zampette in meno?"

"Sai che facciamo? Le troveremo un posticino nel presepe quando sarà Natale." Disse la nonna.

"Tutti però vedranno che le mancano le zampette"
"Non preoccuparti, la sistemeremo bene nel muschio ed anche se le mancano due zampette, troveremo per lei uno spazio dove si sentirà a suo agio."

E venne il Natale


La Pecorella Cleofe fu messa fra il muschio, proprio vicino alla capanna di Gesù Bambino, il quale pareva sorridere solo a lei. Era talmente felice che i suoi occhi non erano più tristi, ma risplendevano come due stelle e, se non fosse stato perchè lo voleva la tradizione, si sarebbe potuto fare a meno della stella cometa, tanta era la luce che spandevano attorno.


La bambina spalancò gli occhi dalla meraviglia. La nonna abbracciandola le disse:

"Come vedi, ci puo' essere posto per tutti, anche per una pecorella senza due zampette, sta a noi cercarlo quel posto se si vuole rendere felice anche chi a volte è triste, altrimenti che Natale sarebbe? Forse sarebbero solo parole di bontà"

(Favola e foto di Bruna)

(le prime tre foto sono di Marzia Verona)

sabato 5 dicembre 2009

A TUTTI UN FELICE E SERENO NATALE

Tutti i miei amici più cari su una luminosa cometa per augurare loro un
FELICE, SERENO NATALE
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(per meglio leggere i nomi, cliccate sulle foto)










domenica 29 novembre 2009

ARTE




Tre momenti
Tre espressioni
Stesso soggetto

mercoledì 25 novembre 2009

LA FAMIGLIA DI HUNT


Questo è Hunt attualmente in tutta la sua meraviglia

...non solo gli hasky hanno a volte gli occhi di due colori...






Essendo una famiglia allargata....questi sono fratelli di Hunt, ma di ...secondo letto di Grace

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Ed ecco





Il nonno Cugart, un grande campione





La nonna Celeste, grande campionessa


I suoi genitori quando.... si sono conosciuti




Suo padre Grendel
















Hunt con i suoi fratelli e sorelle gemelli : Hermes, Hope, Jadea, Indy, Isis, Joeya.





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Dedico le foto di questa bella famiglia a tutti voi che amate gli animali ed in modo particolare questi dolci felini che sanno darci affetto e farci tanta compagnia






lunedì 23 novembre 2009

A TUTTI QUELLI CHE AMANO I GATTI

Grace mamma di Hunt....Con una mamma così , poteva non essere bello?




Un salutino e buona settimana a tutti da Hunt, il gattone di mio figlio.



venerdì 20 novembre 2009

LA STRAGE DEGLI INNOCENTI

Questa sarebbe la giornata dedicata ai diritti dei bambini!!??!! Ma questa immagine ci dice che nel mondo ancora è permessa questa immane tragedia, dove ogni giorno ne muoiono 17.ooo per denutrizione. Dove un numero enorme non sa che cos'è la scuola. Dove40.000 subiscono abusi sessuali. Dove tantissimi di loro sono nati e vissuti senza sapere che cos'è la pace, ma solamente la guerra voluta dai "Grandi" . Ma cosa fanno quei popoli ricchi, specie in Europa, Nord America e Giappone che se ne stanno appollaiati in cima a questa catena alimentare divorando il patrimonio dell'intero pianeta? Niente, solamente parole e parole, per l'interesse di pochi a discapito di quei molti e più deboli, senza pensare ad una giusta distribuzione della ricchezza. Non è possibile rimanere indifferenti davanti a questa tragedia che investe in modo particolare i bambini che rappresentano l'avvenire dell'umanità e che hanno il diritto di vivere la loro fanciullezza con serenità, curati, nutriti. Non basta solamente l'amore delle loro mamme, che vivono nella disperazione di vedersi morire in grembo la propria creatura, senza la possibilità di avere qualcosa per cui nutrirla, se non quel poco che puo' dare il proprio seno.


Lasciamo ai piccoli le loro ingenuità, i loro dolci segreti ...."Lo sai dove vendono i bomboloni alla crema migliori?....Da..."


le loro infinite tenerezze....Silesia che non avendo un suo animaletto vivo, ha portato alla benedizione degli animali il suo cagnolino di peluche...



i loro stupori.....Giulia col suo mazzolino di fiori di campo, rapita di fronte al tramonto che le offriva la natura





i loro sogni.....
Forse riusciremo a creare un mondo migliore per tutti.





martedì 17 novembre 2009

A TUTTI UN AFFETTUOSO ABBRACCIO


E' autunno, le foglie del mio ciliegio sono ingiallite, ma queste rose sono fiorite per dire a voi tutti un ciao e.... a presto.

domenica 8 novembre 2009

VOLETE CHE VI RACCONTI UNA FAVOLETTA?


Era una splendida giornata primaverile e la stagione più bella esplodeva con tutti i suoi colori ed i suoi profumi sulla Costa, sul Magazzone e sulla Foccola. I fiori facevano a gara a mostrare i loro petali più colorati per richiamare gli animaletti dell'Allegra Compagnia e regalare loro il dolce nettare.

L'Ape Felicina e


la Formichina Marta si davano un gran da fare approfittando del momento propizio. Ad ogni fiore regalavano un sorriso ed un ringraziamento per tutta quella generosità da loro distribuita. Erano felici di ritrovare tutti i loro amichetti usciti da poco dal letargo.



La Farfalla Vanessa passò di là, ma non degnò alcuno di un saluto, di uno sguardo. Si sentiva superiore a tutti e secondo lei, tutti avrebbeero dovuto renderle omaggio; figuariamoci se poteva perdere tempo a conversare con chi riteneva inferiore a lei. Le poche volte che si era intrattenuta a conversare, l'aveva fatto unicamente per umiliare o per fare le lodi di se stessa.Nel suo vocabolario non vi era posto per la parola amicizia, generosità, solidarietà, ma spiccavano egoismo, presunzione e superbia. Quel giorno si annoiava e si posò sul biancospino ,



poi sulla gialla ginestra ed infine adocchiò



un cespuglio di Rosa Canina ed iniziò

"Ciao Rosina. I tuoi fiori sono proprio insignificanti, così scialbi, così poco appariscenti, certamente non come le rose dove sono nata io, che erano profumate e splendenti come le mie ali che tutti ammirano. Io faccio vita di socità ed alla sera non vado certamente al coro dei "Grilli Canterini" come fanno i tuoi amici. Io vado ai concerti dell' Usignolo per persone intellettuali come me.


La povera Rosina se ne stava zitta, zitta proprio perchè non aveva mai creduto di essere così misera ed era felice di abitare lì dove aveva tanti amici tra gli animaletti dell'Allegra Compagnia. Quasi, quasi le venne il sospetto che quello che diceva Vanessa corrispondesse a verità ed a lei si rivolse umilmente, abbassando un po' i suoi rami:
"Forse quello che stai dicendo puo' essere vero, ma come mai la Farfalla Jessica, quella dell'erboristeria, apprezza molto i miei fiori e le mie bacche rosse, che dice essere molto salutari?
"


Da una siepe di mirto, il Pettirosso Leo, che aveva assistito a quella conversazione, mosso a compassione per Rosina che era stata tanto umiliata ed indispettito dalle parole di Vanessa, intervenne:
"Vanessa, sarai anche vissuta in uno splendido giardino, come dici, ma lo sai che cosa eri prima di diventare una farfalla? Un vermiciattolo verde. Allora smettila di fare la superba, non assomigli certamente a Jessica che è gentile con tutti."
"Si, lei è della mia famiglia, ma lei è una zotica, una contadinotta, mentre io sono una intellettuale."
"Sarai pure una intellettuale, ma sai vivere solo per te stessa. Svolazza lontano da qui se non vuoi che ti faccia passare la voglia di trattare male tutti."
Poi iniziò a battere forte le ali e la fece fuggire.



Nel cielo una nuvoletta di passaggio, infastidita dalla boria di Vanessa, la bombardò di gocce. L'intellettuale si ritrovò con le ali inzuppate ed appesantite. Cadde sull'erba non riuscendo più a volare.


La Coccinella Rosetta, che era più buona del pane appena sfornato, la vide, l'aiutò ad asciugarsi e le fece compagnia fino a che non si riprese. Poco dopo Vanessa, essendosi asciugata, volò via senza neanche ringraziare e mentre andava disse tra di sè:
"Guarda un po' se una come me doveva avere bisogno dell'aiuto di una contadinotta come la Coccinella. Che rabbia."



La nuvoletta, passando davanti al sole, spruzzò una leggera pioggerellina ed ecco...uno splendido arcobaleno che a tutti dava allegria. E Vanessa? Figuratevi se poteva anche solo pensare che le sue ali fossero meno belle di un "semplice" arcobaleno.