Paul Rubens
(Frederic Lord Leinghton)
Clizia, una giovane Ninfa, innamorata di Apollo, lo seguiva ininterrottamente mentre lui guidava il suo carro infuocato in tutto l’arco del cielo. Inizialmente il Sole fu lusingato ed anche intenerito da così tanta devozione e contraccambiò il sentimento, tanto che finì per sedurre la giovane Ninfa.
Ma ben presto rivolse il suo amore alla bella Leucotoe divenendone l’amante.
Clizia, gelosissima per vendicarsi dell’affronto, rivelò l’unione segreta al padre della ragazza, che la sotterrò viva.
Apollo, disperato per la perdita del suo amore, non volle mai più vedere la Ninfa. Tentò invano di riportare in vita la sua Leucotoe scaldandola con i suoi raggi, ma non riuscendo nel suo intento, cosparse il tumulo dove giaceva, con nettare profumato e da lì sgorgò l’incenso.
Clizia, ripudiata dal Sole, non seppe darsi pace. Trascorse le giornate sdraiata sulla terra, nutrendosi solamente di brina e delle sue lacrime, osservando ininterrottamente il Dio che attraversava il cielo col suo carro infuocato, mai le rivolgeva uno sguardo.
Lentamente consumata da quel rifiuto e da quell’amore per il Dio del Sole, s’irrigidì, i suoi piedi si conficcarono nel terreno, i suoi capelli divennero gialla corolla. Tale atteggiamento contemplativo e nello stesso tempo addolorato per il rifiuto da parte del dio, come la noncuranza per la propria persona, nel mito provocano la morte della fanciulla, o meglio il suo annullarsi come essere umano, diventando un fiore, il girasole, che come la Ninfa in vita, segue, cambiando inclinazione secondo l’andamento del Sole, il grande perduto amore di Clizia, nel cielo .
(Frederic Lord Leinghton)
Clizia, una giovane Ninfa, innamorata di Apollo, lo seguiva ininterrottamente mentre lui guidava il suo carro infuocato in tutto l’arco del cielo. Inizialmente il Sole fu lusingato ed anche intenerito da così tanta devozione e contraccambiò il sentimento, tanto che finì per sedurre la giovane Ninfa.
Ma ben presto rivolse il suo amore alla bella Leucotoe divenendone l’amante.
Clizia, gelosissima per vendicarsi dell’affronto, rivelò l’unione segreta al padre della ragazza, che la sotterrò viva.
Apollo, disperato per la perdita del suo amore, non volle mai più vedere la Ninfa. Tentò invano di riportare in vita la sua Leucotoe scaldandola con i suoi raggi, ma non riuscendo nel suo intento, cosparse il tumulo dove giaceva, con nettare profumato e da lì sgorgò l’incenso.
Clizia, ripudiata dal Sole, non seppe darsi pace. Trascorse le giornate sdraiata sulla terra, nutrendosi solamente di brina e delle sue lacrime, osservando ininterrottamente il Dio che attraversava il cielo col suo carro infuocato, mai le rivolgeva uno sguardo.
Lentamente consumata da quel rifiuto e da quell’amore per il Dio del Sole, s’irrigidì, i suoi piedi si conficcarono nel terreno, i suoi capelli divennero gialla corolla. Tale atteggiamento contemplativo e nello stesso tempo addolorato per il rifiuto da parte del dio, come la noncuranza per la propria persona, nel mito provocano la morte della fanciulla, o meglio il suo annullarsi come essere umano, diventando un fiore, il girasole, che come la Ninfa in vita, segue, cambiando inclinazione secondo l’andamento del Sole, il grande perduto amore di Clizia, nel cielo .
CLIZIA
Quando Aurora
ti cede il passo
sali lentamente
da montagne di prugna,
e mentre pian, piano
tutto risplende,
il mio esssere s'illumina.
e appassionatamente,
al pari di Clizia,
in giallo girasole
si trasforma.
(Diana Bruna)
(Tutte le immagini sono state da me tratte dal weeb)
(Diana Bruna)
(Tutte le immagini sono state da me tratte dal weeb)
Diana, i tuoi post sono sempre più interessanti, li adoro perchè in qualche modo mi fanno sognare...
RispondiEliminaCiao, il regno della cultura e qui da Diana! Grazie Carissima è bellissimo questo racconto, anche i dipinti sono stupendi.
RispondiEliminaTi auguro un buon weekend
E’ una storia molto triste. L’amore è un sentimento che non si può controllare. Fortunato chi trova la persona giusta ed è ricambiato. Purtroppo non sempre è così. Amore e tradimenti. Forse la natura ci ha messo lo zampino per rendere la donna e l’uomo più forti per il proseguimento della specie. Bellissimi i quadri. Complimenti per la tua poesia che avrebbe fatto sognare anche Van Gogh. Ciao. Bludue….
RispondiEliminaCara Diana...non sai che appagamento sono i tuoi post per la mia anima....
RispondiEliminastupendo questo in particolare, mi dà tanto e mi fa riflettere tanto...sei proprio grande!!! E' una gioia averti conosciuta!
Un abbraccio grande fino a lunedì! Poi rinnoviamo!
Amici, scusatemi se rispondo in ritardo ai sempre graditissimi vostri commenti che mi fanno sentire la vostra amicizia, ma ho avuto problemi di connessione col computer. Ora tutto pare risolto.
RispondiEliminaSara carissima, mia dolce amica sognatrice...anch'io lo sono molto, del resto senza sogni la vita non sarebbe bella come la vediamo noi a cui piace sognare. Sono felice che anche a te piace la mitologia, che è una mia grande passione. Baciotto Diana Bruna
Ciaooooooo Adamussss, tutto bene con il tuo zoo? Noi, come non ne avessimo abbastanza di otto gatti, abbiamo...in pensione per un po' di tempo... la micetta Selvaggia della mia nipotina, che ora abita a Roma. Oggi l'hanno sterilizzata perchè diventava un problema tenerla in un appartamento....il suo continuo miagolio non era gradito al condominio.
RispondiEliminaGrazie per il commento. un baciottone Diana
Ciao Bludue, la storia di Clizia non è una storia allegra anche se la sua trasformazione in fiore puo' fare pensare ad un esito non del tutto triste. Amore che è una piccolissima parola, ma piena di significati, di emozioni, di condivisioni, di fusione di due esseri, se è ricambiato fa sentire fortunati. Ma già il fatto di sapere amare, è una grande fortuna. Pensa alla tristezza di coloro che mai si sono innamorati...pare strano, ma esistono e tu non immagini quanto io li compianga. Perciò la povera Ninfa, anche se si è annullata per l'abbandono del suo essere amato , ha saputo amare fino al punto di trasformarsi per potere sempre essere di fronte a lui.
RispondiEliminaSono felice che ti siano piaciuti i quadri e la mia poesia.
Carissimo, un bacio ed un abbraccio forte. Bruna
Dark carissima, non sai quanto sia felice che le mie mitologiche storie, siano per te fonte di riflessione e che tocchino le corde dei sentimenti. Anche a me piace moltissimo la storia di queste mitologiche eroine donne, perchè, se vogliano rapportarle ai giorni nostri...tu credi, cara amica...che le cose siano cambiate di molto?
RispondiEliminaAnch'io, sai, sono felice d'averti conosciuta? E non dirmi che sono....grande....sapessi come faccio presto ad illudermi ahahahah. Un abbraccio forte e stretto Diana Bruna
Ciao Diana, ma noi ci conosciamo di persona? sei di imperia pure tu? se così fosse sarebbe davvero bello averti trovata in rete, non credi?
RispondiEliminaUn abbraccio, col cuore e contiuna a sognare...
Sara, non so se ci conosciamo di persona...il mondo ormai è diventato tanto piccolo...e chissà che un giorno non ci si possa conoscere oltre che virtualmente anche realmente. Non sono d'Imperia, sono toscana e più precisamente apuana. Ciao buona notte con sogni circondati da stelline colorate. Diana Bruna
RispondiEliminaMagariiiii!
RispondiEliminaApuana...? Allora sei una figlia della luna...tutto si spiega.Pensa...sono stata premiata nel castello di Fosdinovo di Massa, da quelle parti...un sogno!
Un abbraccio
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao Diana, buona giornata!
RispondiEliminaDIANA...UN OMAGGIO ALLA TUA TERRA:
RispondiElimina" SUL LANGUORE DELLE COLLINE TOSCANE/
LA GLORIA DEI GIRASOLI
RINNOVA OGNI STAGIONE/
IL DELIRIO DI VAN GOGH"
Ciao,Diana.Ci metti impegno e passione,vedo che ti piace proprio la mitologia e sai renderla interessante e completa nella presentazione.
RispondiEliminaAvevo lasciato un commento che non so dove è finito.
Lascio per qualche giorno,ma ora non ci perderemo di vista!Un carissimo abbraccio
Saraaaaaa, allora non eri molto lontana da me. Hai avuto un premio a Fosdinovo, che è meritato perchè andando nel tuo blog ci si rende conto che sei veramente brava!!! E che dire della poesia dedicata alla mia Terra? Poche bellissime parole per coglierne l'animo. Grazie carissima.
RispondiEliminaHai mai sentito nominare il concorso di poesie "Emozioni e parole"? Penso proprio che ti piacerebbe parteciparvi e io credo anche....con grande successo.
Ciaoooooo baciotti Diana Bruna
Buongiorno Adamus, poi vengo a farti una visitina. Ciao Diana Bruna
RispondiEliminaCiao Chicchina, si la mitologia è sempre stata la mia passione fino dal tempo della scuola. Era bello perchè ognuno aveva il suo personaggio preferito che difendeva a spada tratta. Eh beata gioventù.
RispondiEliminaVai in vacanza? Ti auguro di passarla in riposo e serenità, io ti aspetto. Un baciotto affettuoso Bruna
Ciao!
RispondiEliminaMia madre mi raccontò al storia di CLIZIA da piccola. Probabilmente quello è stato il mio primo ricordo preciso.
Dopo che mia madre me la raccontò io a mia volta l'ho raccontata ad un sacco di persone..., forse un centinaio,impossibile da ricordare.
Resta comunque il fatto che prima di ora non l'avevo mai seriamente letta cosi per intero e in me si è risvegliata un emozione nuova: la tristezza.
Forse prima non provavo questo sentimento perche nararvo il mio racconto a mo di favoletta e quindi la mia "partecipazione" era abbastanza distaccata.
E' una storia molto triste, me ne rendo conto solo ora.
Certe volte per amore di qualcuno si fanno vere e proprie pazzie...e si sarebbe disposti a fare tutto...anche a lasciarsi morire lentamente.
Bellissima anche la poesia!
Buona fortuna per il tuo blog!
un bacio,
Clizia
Io mi chiamo Clizia...... ed è il dono più bello che mi abbia fatto mia madre. Andate a leggere tutte le poesie di Montale che parlano della sua Clizia, al secolo Irma Brandeis.
RispondiEliminaIl mio nome è evocativo.
Leggete in particolare i MOTTETTI.
Grazie Diana.....