L'anno scorso salutai il mio babbo, che non c'è più,
con questo post, che non comprendo il perchè
sia stato cancellato, fortunatamente è rimasta
la bozza che ripropongo.
(((0))))
Pensavo che fossero andati
Pensavo che fossero andati
perduti i vostri commenti
ed invece.....
forse il mio babbo ha voluto
questo per me..
(((0)))
Caro babbo,
forse questo modo di ricordarti nel giorno della festa del papà, è inusuale, ma è giusto che si sappia quanti papà hanno perduto la loro vita in quegli anni. Tu ti eri salvato, ma a che prezzo….Avrei voluto descrivere le sofferenze e le sevizie da te patite nei nove mesi di internamento in quel campo di concentramento, ma siccome tu non amavi parlarne, ricorderò solamente l’emozione del tuo ritorno.
Da tanti anni non ci sei più, ma sappi, che mai più da allora ho riso come quando c’eri tu….Le tue battute erano particolari, cariche di sottile umorismo ed ironia, che scaturivano da uno spirito osservatore della vita, che hai amato fino all’ultimo giorno.
Eri il mio babbo, severo, ma anche tanto dolce.
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...Tornò alla metà di maggio, quando ormai non pensavamo fosse ancora vivo, dopo avere viaggiato a piedi e con mezzi di fortuna, dalla Germania fino a Massa.
Eravamo da poco ritornati a scuola, che avevamo abbandonato per sette mesi, costretti a lasciarla a causa dei bombardamenti. Ero in classe. La giornata primaverile era piena di sole.
Le finestre erano aperte ed entrava un bel teporino.
Mi parve sentire la voce di mio fratello che mi chiamava.
Non compresi la ragione per cui non fosse anche lui a scuola (frequentava la terza media).
Poi sentii:
"Bruna, vieni a casa, è tornato il babbo."
L'emozione che provai fu talmente grande che poggiai la testa sul banco, scossa da un irrefrenabile pianto.
La maestra chiese cosa mi stesse succedendo e una mia amica spiegò la ragione.
Allora mi prese in braccio, mi strinse e quando mi calmai mi disse d'andare a casa per abbracciare il mio babbo.
Corsi fuori dove mi aspettava mio fratello e, mentre c'incamminavamo, mi disse che il mio babbo era stato internato in un campo di concentramento che si chiamava Buchenwald e che là, gli avevano fatto molto male ad una mano, deformandola.
Quando lo rividi, diedi sfogo a tutte le lacrime che avevo trattenuto per nove mesi, in cui non sapevo dov'era e dove l'avessero portato.
Mi abbracciò stretta e mi disse:
"Come sei cresciuta."
Non compresi la ragione per cui non fosse anche lui a scuola (frequentava la terza media).
Poi sentii:
"Bruna, vieni a casa, è tornato il babbo."
L'emozione che provai fu talmente grande che poggiai la testa sul banco, scossa da un irrefrenabile pianto.
La maestra chiese cosa mi stesse succedendo e una mia amica spiegò la ragione.
Allora mi prese in braccio, mi strinse e quando mi calmai mi disse d'andare a casa per abbracciare il mio babbo.
Corsi fuori dove mi aspettava mio fratello e, mentre c'incamminavamo, mi disse che il mio babbo era stato internato in un campo di concentramento che si chiamava Buchenwald e che là, gli avevano fatto molto male ad una mano, deformandola.
Quando lo rividi, diedi sfogo a tutte le lacrime che avevo trattenuto per nove mesi, in cui non sapevo dov'era e dove l'avessero portato.
Mi abbracciò stretta e mi disse:
"Come sei cresciuta."
Molto commovente il ricordo del tuo babbo...
RispondiEliminaUn pensiero a tutti i papà che non ci sono più.
Bruna, ho il groppo in gola e un lacrimone pronto a rigare la mia guancia ... ti abbraccio forte, forte e ti ringrazio di condividere un ricordo così particolare ed intimo .
RispondiEliminaCiao cara Diana Bruna,mi sono commosso per questa storia.
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso la storia con noi.
Un bacio e un abbraccio.
Mannaggia a te... le lacrime escono senza fermarsi... Dio come ti capisco!!!
RispondiEliminaSai sono rimasta senza parole anche perchè non si può esprimere ciò che si prova... solo chi ha vissuto questo emozionante avvenimento lo può comprendere!!!
Ciao Bruna grazie della visita e delle parole lasciatemi... oggi viviamo di ricordi... i migliori!!!
Una abbraccio forte forte ed un bacino al tuo babbo
E' una storia che mi fa piangere il cuore perchè ha qualcosa in comune con la mia storia e con il post dedicato a mio padre su "Strade di latta" a questo link http://stradedilatta.blogspot.com/2010/02/ciao-pa.html
RispondiEliminaGli anni della guerra hanno segnato tantissimi cuori...tuo padre è sempre lì, accanto a te ad accarezzare il tuo viso e a darti tanta forza e coraggio, sempre! E se riesci a ricordare i momenti passati con un sorriso... è lui che sorride al posto tuo! Ti abbraccio con grande affetto e mando un bacio anche a lui...così lontano!
Parole particolarmente commoventi di fronte alle quali si prova una bellissima tenera ammirazione ma anche un profondo sentimento che lega i figli ai padri che né la lontananza, né il tempo potranno mai scalfire. Ciao Brunildotte.yuk.
RispondiEliminaMio papà, non c'è più, ed ha avuto una storia simile a quella del tuo babbo. Grazie per essere passata dal mio blog. Un abbraccio.
RispondiEliminaStefano di Semplici Conversazioni
grazie per le tue bellissime parole nel mio blog ....
RispondiEliminae do ragione a stella è molto commovente il ricordo del tuo papà ...tvb marianna
E' bello ricordare,anche se fa male,e non è vero che il tempo aiuta,credo anzi che renda più marcati i ricordi.
RispondiEliminaTi abbraccio,Bruna e ti ringrazio per aver condiviso con noi le tue emozioni.Ciao
Bruna, l'amore di un padre così tanto amato e timato, cercato, bramato, non può che aprire il mio cuore, e unirlo al tuo e al mio ricordo. son dolori diversi, ricordi differenti ma che ci accomunano perché abbiamo avuto l'onore di aver conosciuto esseri meravigliosi come i nostri padri.
RispondiEliminaAnch'io dico.
Auguri Papà, oggi é un giorno di festa, ma per me é tutti i giorni festa quando sorrido al ricordare coi miei figli le sue battutte scherzose, a volte anche grossolane. Da lui ho appreso il gusto per la vita, l'umorismo, il suo sorriso, i suoi colori...Il suo cuore. Poi passa da me in
regalivirtual.blogspot.com/
c'é un pensiero per te.
Bu Lilly
Ecco queste sono le storie vere di vita vissuta e di ricordi dolorosi che fanno accapponare la pelle di chi le legge. Ma nello stesso tempo commuovono per l'amore profondo di una figlia verso il proprio papà.
RispondiEliminache bello ...i hai fatto ricordare quando tornava a casa il mio di abbi... Pieni di speranza che non dovese piu tornare in ospedale e invece è stato un continuo va e vieni fino all'ultimo viaggio... Cao e grazie
RispondiEliminaMia queridísima Kinki:
RispondiEliminaMi chiedo a immaginare da quando e come Dio stava preparando per questo incontro: la nostra amicizia. Ieri sera stavo pensando molto a questo propósito, e sono nato la necessità di chiedere a parlarmi di quella bambina Bruna che non so la storia, ma ho la sensazione di lei, attraverso quello che scrivi e quello che vedo nelle tue foto, soprattutto quella foto di Bruna in carnevale, dove una piccola e birichina Kinki scappa dai tuoi occhi e deposita comodamente nel tuo bel sorriso. Oggi, quando sono andata al tuo blog, mi ha sorpreso che, sensa chiedere, mi ha dato tanto, ci hai dato tanto, tanto di te, di quella bambina Bruna… Ho altro da dire: grazie. Mile grazie. Con todo mi amor, Alicia (Alenka
Carissimi avrei voluto ringraziarvi in un unico commento, ma le parole di voi tutti sono così toccanti che meritate tutti di avere una risposta singolarmente.
RispondiEliminaInizierò da Stella,
grazie amica carissima, anche il mio pensiero è per tutti i papà, soprattutto quelli che ormai non ci sono più.
Grazie
Bruna
Buongiorno Alessandra,
RispondiEliminaprima d'ora, mai avevo parlato del mio babbo, ma qua ho trovato tanti amici e sentivo la necessità di farlo conoscere anche a voi.
Di dire a tutti che tempi dolorosi sono stati quelli di quando io ero bambina, sicura di essere compresa.
Grazie Alessanda
un abbraccio affettuoso
Achab, avevo voglia di condividere con voi, amici carissimi, i miei ricordi seppure dolorosi.
RispondiEliminaIl mio babbo era tanto speciale, ed io glielo dovevo.
Grazie Achab, per avere compreso questo mio nostalgico momento.
Un abbraccio forte
Bruna
Paoletta, dolcissima amica, i ricordi ormai ci fanno compagnia e sono quelli che riaffiorano per dirci che la vita continua.
RispondiEliminaLa mia prima infanzia è stata quella di una bambina felice...ma la guerra che ha coinvolto la mia città (eravamo al centro della linea gotica) mi fece comprendere che la vita era tutta un'altra cosa. E nulla è più stato come prima....
Ma non voglio rattristarti ancora.
Grazie, dirò al mio babbo che Paoletta gli manda un bacio.
Ti abbraccio forte
Bruna
Buongiorno Maurizio, tanti anni sono passati, ma il ricordo di quei giorni rimarrà impresso nel mio cuore, nei miei occhi, nostalgicamente, dolorosamente, ma anche con profonda tenerezza.
RispondiEliminaIl mio babbo quando mi rivide mi disse: "Come sei cresciuta", ma quei mesi di privazioni, di paure, di fughe, di vita passata più nelle cantine per salvarci, che nei prati a giocare.... non mi aveva solamente fatta crescere....ma mi aveva fatta diventare più "grande".
Grazie yuk, un abbraccio forte
Brunildotte
Stefano, grazie per essere qua. I papà che erano giovani in quell'epoca, forse sono stati i meno fortunati, perchè hanno dovuto subire ciò che non avrebbero voluto.
RispondiEliminaSe solamente i giovani comprendessero quanti sacrifici sono stati fatti per dare a loro un avvenire migliore. Ci sono riusciti i nostri genitori? E noi ci siamo riusciti?
Sono cambiati i tempi? Non lo so.
Ciao buona giornata
Bruna
Marianna, ciao. Fu quello un periodo molto pesante per chi lo visse.
RispondiEliminaIl mio babbo, non so se superò del tutto quanto aveva subito e raramente ci raccontava del periodo in cui fu internato.
Era un carattere che riusciva con grande simpatia ed ironia a sdrammatizzare tutto.
Un giorno ad un signore che gli chiese perchè aveva la mano così, lui rispose:
"In campo di concenamento" e l'altro scioccamente "Perchè?"
E il mio babbo con prontezza:
"Perchè? Siccome non sapevo suonare bene il pianoforte, ed i tedeschi amavano molto la musica,
si sono arrabbiati..."
Ecco questo era il mio babbo.
Grazie,ti abbraccio forte
Bruna
E' vero, sai Chicchina, il tempo non cancella i ricordi...anzi col passare del tempo li accentua perchè. Quella che io chiamo una "certa età", con tante primavere..ci regala....una memoria lunga...
RispondiEliminaE tu sai che i ricordi belli hanno memoria corta, mentre quelli dolorosi....
Ciao carissima sono felice di rivederti più spesso.
Ti abbraccio forte
Bruna
Lilly, dolcissima amica, grazie per quanto mi hai regalato, che ho voluto mettere nei ricordi più belli nel mio blog dei "regali ricevuti".
RispondiEliminaLa tua sensibilità mi ha commossa profondamente.
Vedo che molte cose ci accomunano nella vita passata con i nostri papà, che assomigliavano nel carattere, quel carattere, scherzoso, allegro, compagnone che ci hanno trasmesso.
E lo sai Lilly che anch'io, quando ricordo ai miei figli le battute di questo nonno che loro bene hanno conosciuto, ridiamo a crepapelle? Vedi quante cose ci accomunano?
Grazie carissima, sei una cara amica.
Ti abbraccio forte,forte
Bruna
Aldo, carissimo, buona giornata.
RispondiEliminaA volte penso che forse io vedevo il mio babbo una persona speciale per quella sua verve, simpatia, per quello spiccatissimo spirito di osservazione che con un'occhiata già aveva ironicamente fatto l'analisi di una persona, dicevo forse io lo vedevo speciale perchè era il mio babbo.
Ma ogni volta che incontro qualcuno che lo ha conosciuto,
me ne parla con una tale ammirazione, tanto da farmi pensare che non era solamente una mia impressione, in effetti il mio babbo era speciale.
Ciao Aldo, grazie, un abbraccio
Bruna
Cuoco, le tue parole mi hanno fatto venire i brividi.
RispondiEliminaSo che sei di Massa, ma ora ho anche compreso che tu conoscevi bene il mio babbo.
Dimmi qualcosa di più, perchè tu hai anche nominato il tuo babbo, che forse io conoscevo, accomunato al mio nella sua lunga malattia.... in questo loro continuo andirivieni in ospedale
sperando che fosse l'ultima volta.
E purtroppo ci fu un'ultima volta, ma non come avevano sperato loro...
Cuoco ti prego, dimmi chi sei perchè scambiandoci i nostri ricordi, ci faranno sentire ancora vicini a questi nostri babbo speciali.
Ciao
Bruna
Dolce, carissima Alicia, che mi hai voluto dare per nomignolo Kinka che significa "regalo",
RispondiEliminanon sai quanto ti sia grata della tua amicizia, che sento profondamente.
Il Mexico è tanto lontano dall'Italia, ma il tuo affetto mi fa sentire vicina a te.
Ti farò conoscere meglio questa Kinka, inviandoti per mail, qualcosa della mia bellissima prima infanzia, della seconda infanzia più tribolata e ancora... tante cose della mia vita, perchè tu possa conoscermi meglio.. Tu forse hai già compreso, con la tua sensibilità, che molto è rimasto nel mio profondo di quella Kinka bambina...
Ciao carissima, sensibile, grande artista.
Ti voglio bene.
Kinka
Antonelline carissima, sono venuta da te e le tue parole su "strade di latta", sono commoventi e toccano profondamente.
RispondiEliminaSiamo state fortunate ad avere avuto dei papà come i nostri ed è per questo che ci mancano così tanto.
Però, dobbiamo anche dire che anche loro hanno avuto la fortuna d'avere avuto figli che tanto li hanno amati.
Ti abbraccio forte, forte e dirò al mio babbo che tra tanti baci c'è anche il tuo.
Sarà felice.
Bruna
sai sono daccordo con il tuo pensiero i maleducati dovrebbero star sempre fuori dalla porta ma è come la tv fa odience non ti pare ????
RispondiEliminaProprio così cara Marianna!!!
RispondiEliminaMa che cosa ti vuoi aspettare da una persona che si nasconde sotto l'anonimato?
Come ti ho già detto nel commento al tuo post, tu continua per la tua strada perchè certa gente dovrebbe solamente restare fuori dalla porta.
Ciao carissima
Un abbraccio
Bruna
Bello il tuo racconto, mi si è stretto il cuore! Buon fine settimana, Arianna!
RispondiEliminaGrazie Arianna,
RispondiEliminati abbraccio forte
Bruna
Carissima Diana , anche se in ritardo mi fermo un attimo per dirti che questo post è molto bello e toccante , la storia di tuo padre molto commovente , e il tuo amore nei suoi confronti meraviglioso . Sarà che anch'io ho amato tanto il mio e non passa giorno in cui non abbia un pensiero per lui ...
RispondiEliminaTi sono molto vicina perchè ricordare ti ha sicuramente turbato e ti ringrazio di aver condiviso con noi la tua storia .
Un caro saluto
Paola
Buongiorno cara Paola, i ricordi di quel tempo a volte riaffiorano e quando si raccontano ai giovani, rimangono perplessi ed increduli,
RispondiEliminaperò la memoria è necessaria
per non dimenticare e per dire loro
che le guerre, tutte le guerre
cambiano le vite.
Ciao carissima, ti abbracio stretta
Bruna
continuando a guardare il tuo blog ,ho letto la pagina dedicata a tuo padre:commovente,mi sono spuntate le lacrime,l'emozione che prende quando si pensa a chi non c'è più ed è stato un pilastro della nostra vita,ma vive ancora nelle pieghe più nascoste del nostro cuore.un abbraccio graziella
RispondiEliminaCiao Gabe, benvenuta.
RispondiEliminaIl mio è stato un babbo speciale
e nonostante quello che ha passato...(già orfano di entrambi i genitori a dodici anni...e poi tutte le traversie che la vita gli ha riservato...appena andato in pensione dopo 40 anni di lavoro, si è ammalato di mielosi)
ebbene, mai ha perduto la sua verve, la sua ironia, il suo ottimismo, la sua voglia di vivere
Ma lui è ancora presente perchè ha trasmesso a noi figli l'ottimismo e la gioia di vivere.
Ciao carissima, ti abbraccio
Bruna
Grazie a tutti
RispondiEliminaBruna