Cleofe era una pecorella bianca con una pelliccia folta ed un bel ciuffetto riccioluto sulla testa
Viveva in campagna con le sue sorelle e tutti i giorni il pastorello le conduceva al pascolo, dove l'erba era fresca, profumata e fragrante
Cleofe non andava molto d'accordo col Cane Argo, che era sempre alle sue calcagna e l'assillava con morsi agli stinchi, se solo osava allontanarsi per poco dal gregge.
Fu proprio Argo che, rincorrendola lungo un sentiero, la fece cadere in una scarpata. La poveretta si ruppe due zampette e, nonostante belasse disperatamente, non la trovarono.
Passarono alcuni giorni e lei magicamente si trasformò in una minuscola pecorella di coccio. I suoi occhi divebbero, tristi, tristi. Il tempo passava, e le stagioni si rincorrevano e lei, da bianca che era, a causa della pioggia, del vento e del sole bruciante dell'estate, divenne chiazzata.
Un giorno passò lungo un sentiero una bambina con la sua nonna. Mentre raccoglievano fiorellini, alla bimba parve vedere fra l'erba, vicino ad un rigagnolo, una pecorella di coccio. Piano, piano scese, la prese e quando si accorse che le mancavano due zampette fece per gettarla via, ma la nonna la fermò.
"Non buttarla, ha gli occhietti così tristi"
"A cosa puo' servire una pecorella con due zampette in meno?"
"Sai che facciamo? Le troveremo un posticino nel presepe quando sarà Natale." Disse la nonna.
"Tutti però vedranno che le mancano le zampette"
"Non preoccuparti, la sistemeremo bene nel muschio ed anche se le mancano due zampette, troveremo per lei uno spazio dove si sentirà a suo agio."
E venne il Natale
La Pecorella Cleofe fu messa fra il muschio, proprio vicino alla capanna di Gesù Bambino, il quale pareva sorridere solo a lei. Era talmente felice che i suoi occhi non erano più tristi, ma risplendevano come due stelle e, se non fosse stato perchè lo voleva la tradizione, si sarebbe potuto fare a meno della stella cometa, tanta era la luce che spandevano attorno.
La bambina spalancò gli occhi dalla meraviglia. La nonna abbracciandola le disse:
"Come vedi, ci puo' essere posto per tutti, anche per una pecorella senza due zampette, sta a noi cercarlo quel posto se si vuole rendere felice anche chi a volte è triste, altrimenti che Natale sarebbe? Forse sarebbero solo parole di bontà"
(Favola e foto di Bruna)
(le prime tre foto sono di Marzia Verona)