mercoledì 30 gennaio 2013

QUEL BAMBINO

Credo che, se io avessi letto nei vostri blog il racconto di quel bambino dei fichi secchi , sarei stata presa dalla curiosità di sapere come sarebbe ora, perché se un bambino dei giorni nostri, avesse subito le restrizioni di una guerra, avesse avuto dalla sua mamma la proibizione di prendersi un fico e se avessero dimenticato il suo compleanno…ci sarebbe, come minimo, la necessità di ricorrere ad uno psicologo... perché forse avrebbe avuto delle turbe .. 
E allora...
 
Quel bambino ora é così....
e queste sono alcune opere che con la sua mente il suo cuore e le sue mani ha saputo creare. 
Il trionfo di Afrodite- Fontana nella Piazza del Mercato - Massa
 
"Malgrado tutto il futuro sarà nostro"

Volto di ragazza
Scultura -Tennista Lacoste, uno dei quattro mousquetaires- Roland Garros- Parigi
Tennista Brugnon-altro mousquetaire- Roland Garros - Parigi
Tennista Cochet -Roland Garros - Parigi
Tennista Borotra- Roland Garros - Parigi-
 
Ritorno dal fiume

Due dipinti


Monumento a Puccini -Lucca-

 Monumento a Indro Montanelli- Milano

 In blu

"E' tornata la primavera"

Le due ragazze

Vecchia marocchina

Ragazze in Marocco

Pentesilea morente- Senato della Repubblica - Roma

La conversazione

Maria Scassa con Pepe


... gironzolando tra le opere nel suo studio...

...E qua mi fermo perché non vorrei annoiarvi, ma le opere di Vito sono centinaia...e vorrei farle conoscere a tutti voi, ma neppure io di molte sono a conoscenza.

Abbraccio
Bruna

"La piccola fiammiferaia"
...e questo é un disegno di "quel bambino" quando aveva nove anni....Si puo' ancora dire che il sentire l'amore per l'arte non sia innato?

sabato 26 gennaio 2013

UN BRICIOLO DI FELICITA'

 
 
Erano gli anni del dopoguerra e le ferite di un lungo periodo di privazioni lasciava ancora i suoi strascichi nella famiglia che aveva perduto tutto. I giorni trascorrevano con i loro mille problemi e gli umori dei componenti non erano certamente sereni e soprattutto la mamma che non sapendo come arrivare a fine mese con il solo misero stipendio del marito, non aveva tempo per smancerie e coccole.
 
La bottega di alimentari, conoscendo l’onestà della famiglia, aveva accettato di segnare in un 
 
 
 
libretto,
giorno per giorno quanto loro era necessario e di pagare il tutto a fine mese.
Succedeva che quando mancava qualcosa come il pane, un etto di conserva (allora non era in barattoli) o la pasta, era uno dei bambini che aveva quell’incombenza facendo segnare sul libretto l’acquisto. Quella mamma controllando un giorno il libretto della spesa si accorse che ogni volta che a fare acquisti andava il più piccolo dei bambini, che allora aveva otto anni, c’era l’aggiunta di
 
 


un fico secco
Chiese spiegazioni alla bottegaia la quale si giustificò dicendo che pensava avesse dato lei autorizzazione al bambino a prendere quel fico secco. Al suo ritorno la mamma proibì al bambino di prendere cose senza il suo permesso….e di fichi secchi non si parlò più, ma ogni volta che il piccolo



andava alla bottega guardava quel cestello .... cestello pieno di quei suoi dolci desideri.
Un pomeriggio chiese alla mamma:
“Mamma che cosa era ieri?”
“Ieri? Era giovedì”
“Non hai capito. Voglio dire che cosa era ieri di preciso?”
“Che ne so, dimmelo tu”
“Era il mio compleanno”
“E’ vero, me ne sono dimenticata.”
Gli diede un bacio.... Povera mamma i problemi che la tormentavano erano così tanti da non avere neppure il tempo di ricordare i compleanni dei suoi figli.
 “Allora va a comprarti mezzo etto di fichi secchi”


Il bambino, dentro di sé sentì una tale gioia, una tale felicità che lo fece volare verso la bottega senza quel senso di colpa che l’aveva tormentato quando i fichi li comprava di nascosto. Ma la bottegaia non era propensa a dargli ciò che chiedeva perché non sapeva se aveva avuto il permesso dalla sua mamma ed egli trionfante spiegò che era il regalo per il suo compleanno....
Mezzo etto di fichi secchi…quei quattro fichi secchi che possono regalare

 
 
 
la felicità.

(La storia è vera...le foto sono state da me prese in immagini google.)

giovedì 24 gennaio 2013

I COINQUILINI IN NATURA...


“…Bisogna che l’ambizione e la superbia dell’uomo s’indeboliscano fino a raggiungere la comprensione di tutte le altre vite. La totalità del mondo è attorno a noi e tutte le cose create hanno uguali diritti. C’è chi ha voce per comunicare con suoni e parole e chi si esprime con colori e profumi. Vivere è un respiro che sta chiuso anche in una foglia. Bisogna capire la sofferenza di un fiore e il messaggio di amicizia che ci arriva da un odore…”
(Da “Piove sul diluvio” di Tonino Guerra)
 
( le foto di questo slide sono state da me scattate)

venerdì 18 gennaio 2013

BUONA SERATA

(Oggi, verso sera sul Laghetto di Porta - Massa) 
E un buon fine settimana che, anche se il tempo non promette nulla di buono, cerchiamo di trovare il bello anche in una giornata di pioggia o in una bella nevicata che imbianca tutto. Un abbraccio a tutti
Bruna.

sabato 12 gennaio 2013

LA REGINA DELLE AMAZZONI

Mentre Troia era assediata dai Greci, tra tutti i difensori della città si distinse Ettore, figlio del re Priamo.
 
Perciò dopo che Ettore fu ucciso da Achille, i Troiani rimasero senza un comandante forte e coraggioso e già disperavano della loro salvezza, poiché la situazione era molto grave,
 
quando venne in aiuto dei cittadini Pentesilea, regina delle Amazzoni
"Guida squadre d’Amazzoni, dai brevi scudi lunati, Pentesilea feroce e in mezzo a migliaia infuria, sotto la nuda mammella il cinto d’oro allacciando, amante di guerre, e vergine ardisce scontrarsi con uomini."
 
 
 
con un piccolo gruppo di compagne.
Le Amazzoni, vergini di aspetto particolare e di eccezionale forza, abitavano nel Ponta vicino la foce del fiume Termodonte e praticavano l’arte militare dalla fanciullezza.
Il loro arrivo rianimò gli animi dei Troiani e, sotto il comando di Pentesilea, la guerra contro i Greci fu rinnovata. Dapprima i Greci furono spaventati dalla bellezza e dalla forza delle Amazzoni, poi, quando Achille e Aiace intrapresero il combattimento, i Toiani furono respinti nella città.
Allora Pentesilea, fiera delle sue forze, sfidò Achille a duello. Nella violenta battaglia lo scontro atroce fu vinto dalla mirabile vergine, ma vano, perchè Giove rifiutò la gloria della vittoria alla donna...
Infatti Achille trafisse il petto di Pentesilea con una lancia e le inflisse il colpo mortale.
Fu così che la regina delle Amazzoni trovò la morte sotto le mura troiane.
e, nell'istante in cui ella stava per morire, Achille le scoprì il viso. Davanti alla bellezza di questo volto, fu pervaso di dolore e si innamorò del suo corpo ormai esanime.

Il mito di Pentesilea, invita a considerazioni sulla condizione femminile,in quanto Pentesilea rappresenta l'azione delle donne, la loro capacità di andare al di là di quello che si ritiene scontato e spesso dipinte come mascoline e violente quando non sono sottomesse e passive, oltre l'inconciliabilità presunta di aggressività naturale, e naturale dolcezza, di forza e fragilità, di indipendenza e bisogno, di abbandono e risoluzione. Per noi donne la strada da percorrere per l'emancipazione e le pari opportunità è ancora lunga e tutta in salita perchè in momenti difficili siamo sempre noi a dovere risolvere i problemi che si presentano.
(tutte le immagini sono state da me tratte dal weeb)

venerdì 11 gennaio 2013

INCENDIO

Dopo il "Cavallino e il tramonto" che ne dite di un incendio?...Abbiate pazienza...ma quando fuori pioviggina mi prende la "fobia" della pittura...sforno uno dietro all'altro quadretti, disegni...e mi fa piacere avere il parere degli amici. Con questo vi auguro un buon fine settimana. Un abbracciotto. Bruna.
(Tempera su cartoncino- Bruna gennaio 2013)

martedì 8 gennaio 2013

IL CAVALLINO E IL TRAMONTO

Da romanticona quale sono che io ami i tramonti è risaputo ...e allora cosa c'é di meglio che prendere colori e pennelli e....
 
(Il cavallino e il tramonto -Tempera su cartoncino- Gennaio 2013)

domenica 6 gennaio 2013

TANTI ANNI FA...

...e questa è la letterina che la "Befana"... scrisse a mia nipote Giulia...per accompagnare la calzetta con i dolcini...Qua da noi la Befana ha anche il marito che è il Baffardello.

Magazzone Befana 2007

Cara Giulia,

eccomi puntuale come tutti gli anni, qua da te. Durante i miei annuali giri di ricognizione,  tu non te ne sei accorta, ma spesso, seduta sul tuo comignolo, ho assistito ai dibattiti che avvenivano in casa tua, tra te e la tua mamma. Tu dirai che ho origliato, ma a me la privacy  fa un baffo. Dibattiti, dove tu, vuoi sempre avere l’ultima parola alzando anche un po’ la voce. Inoltre, non eri forse tu che pretendevi di uscire col rossetto tanto da  sembrare un clown? Ed alla protesta della nonna, sei tornata in casa dicendo che non volevi più uscire e che se lo dava la nonna potevi darlo anche tu? Ma la tua nonna….lo fa per “restaurarsi” perché ne ha bisogno…e poi, non si è mai messa il rossetto così rosso!  Poi, tante altre cosucce….come bugie ecc. ecc. ci capiamo vero?Allora io ed il mio marito Baffardello, dopo lunga ed approfondita discussione sul pro ed il contro, abbiamo deciso che ti avremmo portato una calzetta con i dolcini, ma che non doveva mancare anche un pochino di carbone.Siamo andati per prendere il carbone e…non ce n’era più neanche un granellino. Abbiamo chiamato il Topo Arturo che avevamo messo a guardia dei dolci, dei giocattoli ed anche del carbone e lui ci ha detto che era stato usato tutto per riempire le calze di quei “Grandi”,   che loro si,  sono cattivi, mica i bambini che, anche se fanno qualche capriccetto, sono pur sempre bambini.Vuoi sapere chi sono quei grandi cattivi? Sono quelli che fanno le guerre senza pensare che i bambini sono quelli che più ne pagano le conseguenze. Sono quelli che fanno lavorare i bambini della tua età sfruttandoli, impedendo loro di frequentare scuole. Sono quelli che i bambini appena nati li buttano nei bidoni dell’immondizia. Sono quelli che seviziano i bambini moralmente e fisicamente. Sono quelli che nulla fanno affinché i bambini muoiano di fame, di malattie e di stenti. E sono tanti, ma così tanti quei cattivi che siamo rimasti senza carbone e pensare che ne avevamo fatto arrivare due containers pieni.Allora, cara Giulia, quest’anno a te solo dolci, ma devi promettere che sarai più carina con tutti. Devi dire Giurin-giurello, però!
Da me e dal Baffardello un bacione grosso.
Tua Befana

sabato 5 gennaio 2013

QUESTA NOTTE..

Vi lascio un saluto veloce perché questa notte ho molto da fare... I bambini mi aspettano anche se sono un po' timorosi...e temono che lasci loro il carbone...del resto chi non ha fatto qualche marachella? Ma non ci sono bambini cattivi...i cattivi sono di più fra certi grandi che fanno le guerre e che non pensano che questo mondo è grande e c'è posto per vivere bene tutti, se solo non ci fosse troppo egoismo e ci volessimo più bene aiutandoci l'un l'altro. E' proprio a questi cattivi grandi che porterò il carbone, ma non il carbone dolce, ma proprio quello vero che viene usato per arrostire..
Ciao scappo veloceeee....