sabato 29 ottobre 2011

QUANDO LA NATURA SI RIBELLA


Scattando queste foto la cosa che più mi ha impressionato, oltre allo sfacelo in cui mi trovavo, era il constatare le persone, pensose, silenziose che si aggiravano lente in quella distesa di alberi trascinati dalla corrente e che coprivano il mare...Credo che tutti ci sentiamo come "ridimensionati" ed impotenti di fronte alla natura quando si ribella...



Quest0 è quanto il fiume Magra ha portato nel mare
di Marinella e Marina di Carrara, ma la grande tragedia è avvenuta prima ad Aulla in Lunigiana, dove la città ha subito danni incalcolabili.



Dobbiamo portare la nostra solidarietà a questa terra così martoriata.

13 commenti:

  1. quando la natura si ribella le conseguenze sono tragiche.....

    RispondiElimina
  2. Un'altra tragedia per la nostra bella Italia...
    Gli scatti mostrano bene la situazione.
    Un abbraccio,
    ale

    RispondiElimina
  3. Che immane disastro!

    Purtroppo non si può violentare la natura... il fiume si è ripreso quello che era suo.

    Un abbraccio,
    Wasp

    RispondiElimina
  4. Scatti che raccontano,più di mille parole,rendono tangibile tutta la forsa distruttrice della natura.
    E penso a quanto successo solo due anni fa,quì da noi,a due passi da casa.Penso, anche con una punta di polemica che allora siamo stati considerati da molti come dei selvaggi,incoscienti,per co0me si era costruito,ma da certe immagini passate in vari filmati,ritengo che incoscienza ci sia un po ovunque.
    L'auguro è che la vita possa riprendere in fretta fra questa gente così duramente provata,cui va la nostra solidarietà.

    RispondiElimina
  5. Certe cose ci fanno tato male al cuore... di fronte a certe catastrofi ci sentiamo piccoli piccoli ed impotenti.. e la colpa non è della natura, ma spesso e volentieri, dietro a certi eventi c'è l'opera irresponsabile dell'uomo. E questo fa rabbia. Auguro a quella povera gente di riprendersi presto da questa sciagura e che gli aiuti siano tanti.
    Un abbracco

    RispondiElimina
  6. Peccato solo che la ribellione non sia mai "mirata": ah, se la Natura sapesse colpire solo chi ne fa scempio, fra amministratori corrotti o inetti e maiali del cemento... :-(
    Abbraccio gigante.

    RispondiElimina
  7. E' triste constatare come l'uomo sia impotente di fronte alla potenzialità della natura, mi dispiace molto per le persone colpite, ho ancora il ricordo dell'alluvione degli anni 60 in Piemonte nel Biellese, avevo sei anni, ma non si dimentica!
    Baci
    Giulia

    RispondiElimina
  8. Direi che l'uomo ha fatto il possibile per provocare la natura o meglio per creare condizioni ambientali che portano poi a queste conseguenze.

    RispondiElimina
  9. Ciao carissimi,
    Simo
    Adriano
    Ale
    Wasp
    Paola
    Massimo
    Giulia
    Ambra
    la Natura che è uno dei beni più preziosi dell'uomo, dovrebbe essere salvaguardata e invece proprio l'uomo ne sta facendo scempio....
    poi ci si lamenta se succedono queste catastrofi..
    Ci si interroga quali possono esserne le cause?...
    non credo che ci voglia uno scienziato sulla idreologia per capire che la selvaggia cementificazione, i disboscamenti, i grandi interessi sono quelli che poi fanno si che i corsi d'acqua "impazziscano",che crollino i terreni provocando frane e morte.
    Ma perchè l'uomo vuole così tanto fare male a se stesso?

    Non me ne vogliano gli altri, ma Chicchina merita una considerazione a parte...
    Hai ragione amica carissima quando dici che lì da voi, quando successe foste considerati selvaggi....solo perchè siete meridionali e questa è una grande ingiustizia, perchè i selvaggi, come abbiamo visto, sono in tutta Italia perchè alle prime piogge da qualche parte qualcosa di grave succede.
    Ora non ci resta che essere solidali con chi ha avuto questa immane tragedia, con la speranza che chi è preposto alla salvaguardia del nostro suolo faccia la sua parte.

    Un caro abbraccio a tutti.
    Bruna

    RispondiElimina
  10. la natura fa bene a ribellarsi altrimenti gli uomini cementificherebbero tutto pur di trarne profitto.Le cose andrebbero fatte cum salus granis

    RispondiElimina
  11. Bruna,ti ringrazio perchè so che hai capito la nota un po amara
    del commento.Di certo non mi riferivo a quanti hanno dovuto piangere persone care,morte per ....piogia e sono costrette a ricominciare da capo una vita.
    Pensare che l'Italia,tutta,è soggetta alla furia della natura,commisurata alla stoltezza degli uomini,non è certo di conforto,ma ora dobbiamo, tutti,dare una mano,come meglio possiamo,e sperare che cambino i comportamenti degli uomini perchè la natura non è matrigna.
    Ciao,e scusa se monopolizzo tanto spazio ,a casa tua.Un abbraccio.

    RispondiElimina
  12. Ciao Bruna ho visto le tue foto non ci sono parole per poter commentare un cosi terrificante tragedia,quando succedono queste cose, ci rendiamo conto di quanto piccoli e impotenti siamo buona giornata.

    Tiziano.

    RispondiElimina